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COLPOSCOPIA

Che cos'è la colposcopia?

La colposcopia è un esame diagnostico che permette di osservare i genitali femminili: cervice uterina, vagina, vulva e perineo attraverso un forte livello di ingrandimento, tale da poter consentire l'invidualizzazione di eventuali lesioni e alterazioni altrimenti invisibili ad occhio nudo, cioè nel corso di una normale visita ginecologica.

Colposcopio LEISEGANG

Quest'importante innovazione medico-scientifica naque ad Amburgo, Germania, negli anni tra il 1922 ed il 1925, con lo scopo di effettuare una diagnosi precoce del tumore della cervice e rappresenta un esame di secondo livello nell'ambito del percorso diagnostico relativo al controllo di alterazioni cellulari evidenziate dal Paptest e alla identificazione di lesioni da HPV.

L'importanza della colposcopia è dovuta anche al fatto che essa permette di localizzare con esattezza la zona della cervicece uterina dove andare ad eseguire la biopsia per l'esame istologico.

La metodica colposcopica è pertando raccomandabile quale completamento della visita ginecologica e necessaria per la diagnosi di quadri infettivi o infiammatori, di modificazioni benigne della cervice uterina (polipi), e per individuare la scelta del trattamento più adeguato inteso a conferire al collo dell'utero caratteri di normalità.

Come si esegue la colposcopia?

La colposcopia si esegue per mezzo di un apposito microscopio chiamato “colposcopio”, esso consente di visionare l’area da analizzare con un ingrandimento da 2 a 60 volte superiore rispetto alle dimensioni reali.

L'esame comprende tre fasi:

  1. Dopo l'introduzione dello speculum si procede alla detersione della cervice con soluzione fisiologica e alla sua visualizzazione.
  2. Vengono trattati i tessuti del collo dell'utero e della vagina con una soluzione di acido acetico, in percentuali che vanno dal 3 al 5%. Tale soluzione va a causare un temporaneo rigonfiamento tissutale dovuto alla coagulazione delle proteine intracellulari, durante la quale l’epitelio squamoso fisiologico non subisce alterazioni rilevanti; mentre i villi di quello ghiandolare vanno a presentare un aspetto ad "acino d'uva".
    In questo momento è quindi possibile evidenziare tra i due epiteli una linea di transizione che rappresenta la giunzione squamo-colonnare. Infatti, un esame colposcopico si definisce soddisfacente solo quando quest’ultima è interamente visibile.

  3. Infine, si procede con il test di Schiller. Viene applicata sulla cervice una soluzione iodata di Lugol al fine di far risaltare eventuali zone di trasformazione atipiche che andranno, se esistenti, ad assumere un colore giallo canarino.

Quando sottoporsi alla colposcopia?

La colposcopia si effettua al di fuori del ciclo mestruale, pertanto le donne in menopausa possono eseguirla in qualsiasi momento e, può essere tranquillamente prescritta anche in gravidanza.

Non occorre nessuna particolare preparazione. L'esame non è doloroso, nè invasivo, nè traumatico, non serve l'anestesia.

Il tempo impiegato è di circa 10-15 minuti, alla fine del quale la donna può tornare a casa e riprendere la propia vita, senza nessuna particolare accortezza.

Colposcopio OLYMPUS

Chi deve sottoporsi alla colposcopia?

  • Chi ha ottenuto risultati anormali nel pap-test (referto citologico ASC-US, ASC-H, L-SIL o H-SIL).
  • Chi ha già fatto un'esame ginecologico dal quale risulta un sospetto di lesioni su portio, vagina e vulva.
  • Pazienti con SIL (Lesione Squamosa Intraepiteliale).
  • Chi necessita di diagnosi ed eventuale terapia per condilomi ed altre malattie sessualmente trasmissibili.
  • Chi soffre di perdite ematiche postcoitali.

 

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